La cuoca Pa, in altre occasioni non ha fatto mistero che le fatine piuttosto che mangiare le verdure si farebbero tagliare i capelli a zero. Si mette in cucina, studia, sfoglia, cerca nei vecchi appunti della sua mamma e delle sue nonne e alla fine pizzica qua e ruba dillà trova la ricetta giusta, quella che quando le fatine sono con la bocca piena di soddisfazione grazie alla seconda porzione la fa saltare in piedi stile strega dell’antro, creando un sussulto nelle fatine, e urlare: “Vi piace? Si?? E’ piena di zucchineeeeeeeeeeeeee!!!”. A questo punto c’è sempre un momento di silenzio, costellato di punti interrogativi, durante il quale le fatine si guardano chiedendosi se quella è veramente la loro mamma o una strana creatura posseduta da chissà quale demone e la cuoca Pa si illude che le fatine, alla fine si convinceranno che anche una zucchina bollita sciapa avrà il suo gusto particolare.
Commento della fatina Fe: “Ne sarà anche piena, ma non sapora di zucchine!!”

INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia
2 zucchine (più o meno 400gr)
500gr di ricotta
2 uova
100gr di parmigiano grattugiato
200 gr di scamorza affettata sottilmente
1 spicchio d’aglio
2 cucchiai di olio e.v.o.
2 foglie di basilico, 1 mazzetto di menta
sale, pepe

PROCEDIMENTO:

Accendere il forno a 180°. Dopo aver lavato le zucchine, passarle su una grattugia a fori grossi. Mettere 2 cucchiai di olio in una padella con l’aglio e quando comincia a soffriggere buttarci le zucchine e farle andare a fuoco medio per una decina di minuti, aggiungendo un pochino di acqua se necessario. Salare e buttarci dentro il basilico e la menta. Spegnere e far raffreddare. In una capiente ciotola sbattere le uova, aggiungere la ricotta, il parmigiano, un altro pizzico di sale, pepe e quando si sono intiepidite anche le zucchine, eliminando le foglie di basilico. Stendere in una teglia da 24cm la pasta sfoglia e bucherellarla. Versare un pò di ripieno e ricoprirlo con le fette di scamorza, versare il resto del ripieno. Con i ritagli del contorno fare le striscioline da sistemare sulla crostata. Infornare per 50′. Gustare tiepida.

L’ANGOLO DEL SOMMELIER:

Essendo un piatto senza troppe pretese va bene un bel vino giovane ma di compagnia: una Bonarda, un Muller Thurgau, Cilento Rosato DOC, Collio Goriziano DOC o un Alcamo bianco DOC

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