Episodi sul minestrone la cuoca ne potrebbe raccontare 101….
Ci fu quella volta, quando da ragazzina con la famiglia approdò a casa di un’amica tedesca della Regina Madre, Marianne, in Germania. Era un Natale e quell’anno il Re Consorte decise che invece di passare i giorni di festa a casa come tutti glil anni, si sarebbero concessi un bel viaggio. Passarono qualche giorno in montagna, in Trentino, illuminato comm nu presep e poi partirono alla volta di Monaco di Baviera. Scesero lungo ripido tornanti, salirono verso nord attraverso splendide valli innevate con paesini deliziosi ca parev di stare nel cartone animato di Heidi, prima l’Austria poi la Germania. Arrivarono con una tormenta di neve che neanche in Siberia l’hanno mai vista così… Trovarono la casa dell’amica della Regina Madre, che a pensarci oggi, senza navigatore a visibilità zero, ha avuto del miracoloso. La padrona di casa aprì la porta, li fece entrare velocemente e richiuse. La cuoca Pa si trovò stritolata nelle spire di una teutonica valchiria alta oltre il metro e ottanta, con la forza di Günther e due occhi azzurri come il mare. La famiglia nibelunga era composta da frau Marianne, il suo secondo marito (più alto della valchiria di due spanne), i tre figli avuti dai vari matrimoni (che pur essendo anche loro dell’età della cuoca e del fratello erano più alti del metro e settantacinque… poi hanno continuato a crescere…), un setter e un pappagallo. Mò la cuoca non ricorda come si chiamava il cane, ma che il pappagallo si chiamasse Moses non l’ha mai scordato, anche perchè st’animale non sopportava di avere cristiani scalzi per casa e mordeva i piedi del mal capitato. Fatte le cerimonie del rito del benvenuto ci si mette intorno alla tavola per cenare. Visto che faceva tanto freddo, cosa poteva esserci di meglio di un buon minestrone? Nella testa della cuoca, allora dodicenne, schifante di ogni tipo di verdura, tutto poteva essere meglio, ma oggi avrebbe fatto lo stesso ragionamento della valchiria. Comunque… alla cuoca venne da piangere e visto che erano ancora tempi in cui con gli sguardi, fra madri e figli si potevano fare dialoghi che andavano avanti per delle ore, guardò la mamma con l’aria del cane bastonato. La Regina Madre le rivolse il classico sguardo fuori dalle orbite tipico delle madri di una volta, che passava dalla cuoca alla ciotola del minestrone, che voleva dire: “Mangia senza fare storie, altrimenti offendi la padrona di casa e io ti gonfio”. La cuoca ingoiò in apnea il minestrone in pochissimi minuti, ustionandosi faringe, esofago e tutto il l’apparato digerente, per non sentire il sapore di quel disgustosissimo mix di disgustosissime verdure. La padrona di casa, notando con soddisfazione che la cuoca si era ripulita il piatto in pochi nano secondi, esultò: “Prafa!!!! Tu dare me tuo piatto che io mettere te ancora!!!”
La cuoca, che non ha il polso di sua madre, visto che per la sfida di Gennaio di MTC avrebbe dovuto preparare una bella minestra, come proposto dalla bravissima Vittoria, ha chiamato a raccolta le fatine e ha chiesto cosa avrebbero voluto mettere nel minestrone.
“La verza no”
“Le carote neanche a parlarne”
“Gli spinaci… sei impazzita?”
“Le cipolle neanche a parlarne”
“Scusate ma con cosa lo facciamo questo minestrone?”
“Con i crostini!”
PS: Il conciato romano, è un formaggio, che a dispetto del suo nome, non è romano ma casertano, antichissimo e buonissimo!!
- 200gr di polpa di agnello
- 50gr di pancetta dolce
- 2 porri
- 2 carote
- 1 foglia di alloro
- 2 foglie di salvia
- 1 gambo di sedano
- 1/2 cavolo verza
- 1/2 scarola liscia
- 2 cipolle
- 1 scalogno
- 100 gr di fagioli tondini secchi
- 10gr di funghi secchi
- qualche buccia di parmigiano
- sale secondo il proprio gusto
- 12 fette di pane raffermo
- 50gr di conciato romano
- Mettere a bagno per almeno 12h i fagioli tondini.
- Affettare tutti gli ingredienti in maniera grossolana, ad eccezione dello scalogno che dovrà essere ridotto in dadolata.
- In un capiente tegame di terracotta far sciogliere la pancetta a fuoco bassissimo e farci rosolare lo scalogno facendolo appassire.
- Quando è trasparente aggiungere la polpa di agnello e mescolare un minuto con un cucchiaio di legno.
- Aggiungere il resto degli ingredienti e coprire con acqua. Far bollire per circa due ore, aggiungendo acqua all’occorrenza.
- Quasi a fine cottura, aggiustare di sale la minestra secondo ilproprio gusto, accendere il forno con il grill, grattugiare il conciato romano e cospargerlo sulle fette di pane. Infornare, far sciogliere il formaggio e sfornare.
- Servire la minestra calda con i crostini di pane.
ENGLISH VERSION
Ingredients
200g of chopped lamb
50g of sweet bacon
2 leeks
2 carrots
1 stalk celery
1/2 cabbage
1/2 escarole
2 onions
1 shallot
100 grams of dried beans
10g of dried mushrooms
salt according to your taste
12 slices of stale bread
50g Conciato Romano cheese
Proceduure
Soak the beans for at least 12h.
Chop all the ingredients in rough, except the shallots to be reduced diced.
In a large clay pot, melt the bacon over low heat and saute the shallot.
When the shallot will become traslucent add the chopped lamb and stir one minute with a wooden spoon.
Add the remaining ingredients and cover with water. Boil for about two hours, adding water if necessary.
Almost at the end of the two hours, add salt according to your taste, turn the oven on with the grill, grate the Conciato Romano cheese and sprinkle over bread slices. Let melt the cheese and take out of the oven.
Serve the soup hot with croutons.
Valentina
22 Gennaio 2016 at 14:40 (9 anni ago)il ragionamento delle tue bimbe non fa una piega 😀
da piccola ero anche io come te, ma oggi ho mangiato un bel minestrone con una soddisfazione che nemmeno una lasagna mi avrebbe dato 😛 non so se sia merito del freddo o dell’età che avanza!
il tuo racconto mi ha fatto sorridere e la tua proposta è davvero saporita! conosco bene il conciato romano ed è un esaltatore di sapori senza eguali!
ilcastellodipattipatti
27 Gennaio 2016 at 10:21 (9 anni ago)Da piccoli ci perdiamo un sacco di gusto… poi impariamo, forse! 😀 Un bascione
SABRINA RABBIA
22 Gennaio 2016 at 15:23 (9 anni ago)MI FAI SEMPRE DIVERTIRE MOLTO CON LA TUA SIMPATIA NEL RACCONTARE LE TUE STORIE, BRAVISSIMA, POTRESTI FARE LA SCRITTRICE!!!!MOLTO CURIOSO E BUONO IL MINESTRONE, COMPLIMENTI!!!BACI SABRY
ilcastellodipattipatti
27 Gennaio 2016 at 10:23 (9 anni ago)Grazie Sabry, l’importante è prendere la vita con leggerezza! 😀 Un bascione
Vittoria
25 Gennaio 2016 at 11:43 (9 anni ago)Ah le fatine che fortunate! Bellissima la storia e pure la minestra…. e secondo me le fatine sono state un po’ turlupinate!
A parte gli scherzi, questa nutriente minestra con l’agnello me la mnagerei subito e quei crostini al formaggio sono una chicca strepitosa. Non conosco il conciato romano, devo rimediare!
ilcastellodipattipatti
27 Gennaio 2016 at 10:23 (9 anni ago)Vittoria, il conciato romano in effetti l’ho conosciuto da qualche mese grazie ad un’amica che me ne ha portato un pezzo… un bel pezzo. E’ buonissimo, un gusto inaspettato! Un bascione
ipasticciditerry
25 Gennaio 2016 at 13:07 (9 anni ago)Pensa che io invece sono sempre stata una bambina anomala, come mia figlia del resto (e a quanto pare anche il Christian), ho sempre adorato il minestrone!! Mia mamma lo faceva spesso, di quei pentoloni che non ti dico … eravamo tanti in famiglia. Mio marito invece è come le tue figlie, solo che lui ormai è adulto! Ma io me ne frego e la sera, spessissimo, me lo faccio solo per me. Ottima anche questa versione. Buona settimana cuoca del mio cuore
ilcastellodipattipatti
27 Gennaio 2016 at 10:26 (9 anni ago)Terry… le mie figlie (la grande e la piccola) adorano le verdure, la seconda invece neanche a parlarne… ma io gliele frullo e le non sa che se le sta mangiando (lo viene a sapere dopo, a fattaccio ultimato!) 😀 Un bascione forte forte anche al principino! <3
lisa
25 Gennaio 2016 at 15:03 (9 anni ago)spettacolare!
Ricetta stupenda mi fate venire voglia di mangiare a tutte le ore!
ilcastellodipattipatti
27 Gennaio 2016 at 10:26 (9 anni ago)Grazie cara, sei molto gentile! <3 Un bascione
alessandra
25 Gennaio 2016 at 17:23 (9 anni ago)cresciuta a “metodo degli sguardi”, roba che non c’era nemmeno bisogno di scomodare la montessori :-), ho partecipato con sincero affetto allaprima parte del racconto. E mi sono ritrovata anche nella morbidezza materna visto che con mia figlia ho fatto uguale.
Morale: non ha mangiato verdure fino all’adolescenza.
Poi, si è impallata con le diete salutiste e non ti so dire cosa rimpiango di più. Ma di sicuro un minestrone come quello delle fatine avrebbe messo d’accordo tutti. Il conciato è un gran formaggio, che da solo fa la differenza.Complimenti a tutto il castello!
ilcastellodipattipatti
27 Gennaio 2016 at 10:28 (9 anni ago)Alessandra, siamo lì: la mia quattordicenne è in pieno trip da dieta (e naturalmente non ne ha bisogno!)… Finirà mai questa cosa?
Gli sguardi? Che ne parliamo a fare, hanno cresciuto una generazione! Un bascione e grazie! <3
speedy70
25 Gennaio 2016 at 19:37 (9 anni ago)MOlto appetitoso questo minestrone con l’agnello, un perfetto piatto unico!
ilcastellodipattipatti
27 Gennaio 2016 at 10:29 (9 anni ago)Grazie Simona! Un bascio!
Paola
26 Gennaio 2016 at 23:45 (9 anni ago)Gli sguardi che da soli sostengono argomentazioni tesi e risposte li conosco bene. Mia madre sarebbe capace di tenerci il discorso di fine anno del Presidente del Consiglio (e farebbe anche da ghost writer al Papa, se necessario). Però, ti dico, che sguardi o no, le fatine hanno tirato fuori una zuppa di crostini coi fiocchi di nastri di verza e scarole e conciato romano 😀
ilcastellodipattipatti
27 Gennaio 2016 at 10:31 (9 anni ago)Paola, le nostre madri erano di un’altra pasta: erano capaci di carbonizzarti la nuca con gli occhi mentre stavi facendo qualcosa che non andava e girandoci trovavamo lo sguardo che uccide! Non ho mai imparato… che peccato! 😀 Ti ringrazio tanto! Ho visto anche le tue due zuppe… favolose! Un bascione
Lisa G
27 Gennaio 2016 at 14:05 (9 anni ago)Sono esaltatissima cuoca cara, posto che i miei figli ai veti delle tue fatine, aggiungerebbero anche verza e sedano, per il resto andrebbero pazzi per questa minestra con l’agnello e i crostini al formaggio. Sei magica, grazie e un super abbraccio
simona
27 Gennaio 2016 at 16:10 (9 anni ago)Ah ah ha !!avrei proprio voluto assistere alla scena “mangia se no ti gonfio!”mitica!Certo che guardare il tuo minestrone e pensare a quello che ho mangiato io a pranzo ( disgraziata a dieta)..senza crostini,senza formaggio senza patate..senza l’universo,mi viene da piangere!!
sciao cara!
Natalia
28 Gennaio 2016 at 12:18 (9 anni ago)E io mi sbellico dalle risate ogni volta che ti leggo!
Bravissima.
Un minestrone di tutto rispetto il tuo. IO vivrei con piatti simili.
Baci cara.
Silvia
28 Gennaio 2016 at 13:14 (9 anni ago)eccolo il tuo buon minestrone per l’MTC!! Da questo mese partecipo pure io, un abbraccio SILVIA