(English version below)
Ahò cuoca, ti sei accorta che siamo quasi ad ottobre e non abbiamo ancora pubblicato niente?
Si, giovane, lo so… e che ho avuto da fare!
Ma che vuol dire hai avuto da fare?
Mamma mia un periodaccio: sono cominciate le scuole, con il loro carico di libri e quaderni da acquistare, le alzatacce, i compiti del pomeriggio… Poi la settimana scorsa è venuta meno la connessione e finalmente dopo l’ennesima telefonata al provider in tarda mattinata è stata ripristinata. Non ti dico come stava l’ingegnere: togli la connessione ad un ingegnere e vivrà come uno a cui manca un organo vitale. La questione reale è che sono perseguitata dalla maledizione degli gnocchi…. ogni volta che si parla di gnocchi, nella mia cucina sorgono problemi di natura disumana.
Devi sapere che la mia nonna Tina, una Sarti, romagnola DOC, aveva nelle mani l’arte della cucina del focolare, quella che oggi chiamano confort food. Faceva un ragù (quello che noi meridionali chiamiamo “la bolognese”) che come lo finivi ti veniva il desiderio di mangiarne ancora; cesellava tortellini minuscoli e perfetti intorno alla punta del mignolo che erano un’esplosione di sapore ogni boccone; con il mio aiuto produceva centinaia di gnocchi: lei impastava e io l’aiutavo a fare il serpentello e poi dopo che erano stati tagliati gli gnocchetti (lei li faceva piccolini) li passavamo sulla forchetta per dare la rigatura. Ho cercato, nel corso della mia vita, di ricreare quei ricordi tanto a me cari e modestamente ci sono quasi sempre riuscita: mio padre, il figlio della nonna Tina, mi ha sempre detto che gli sembrava di tornare indietro nel tempo… sempre, tranne con gli gnocchi… quelli proprio non sono mai riuscita non dico ad eguagliarli, ma anche a farli simili… a farli proprio.
La prima volta che li ho fatti, avevo vent’anni, mi si sono sciolti nell’acqua come burro.. per lo shock non ci ho messo mano per dieci anni, ma erano tempi in cui non andavo oltre la pizza con un panetto di lievito per un chilo di farina. Quindi li ho rifatti quando mi sentivo più sicura di me stessa, visto che mi ero sposata e bazzicavo di più i fornelli: erano delle pietre, se li avessimo tirati con una fionda nel muro avremmo fatto i buchi per le prese d’aria. Sono dovuti passare altri dieci anni prima di riprodurre l’ultimo fallimentare tentativo… Quest’estate, come una sparatoria sulla Croce Rossa, parlando con la vicina di casa in Romagna, mi è scappato che gli gnocchi non li so fare. La Marisa (così si chiama la vicina) mi ha guardata proprio schifata e mi dice: “Ma come fai a non saperli fare: bastano un pò di patate e un pò di farina e hai fatto! Chissà cosa direbbe La Tina!” … mi è venuto da piangere! …poi un giorno per la sfida di MTC saltano fuori gli gnocchi. La sfida parte da Annarita de Il bosco di alici, vincitrice della sfida MTC n. 58 relativa alla pizza… ma poverina cosa ne poteva sapere lei della maledizione che campeggia sugli gnocchi al Castello. Comunque quando ho visto il tema della sfida, ti assicuro che un brivido mi è sceso lungo la schiena… mi sono detta: “Io ci provo, cosa potrà mai succedere?”. Li ho fatti, due ricette, non una, due… mi salta la connessione! Io capisco che sono un pò quella dell’ultimo minuto, ma il carpiato della connessione proprio non me lo aspettavo…
A questo punto, prima che uno sciame di formiche rosse arrivi e mangi il pc, prima che dei crampi dovuti ad un abbassamento improvviso di potassio nel sangue mi blocchino le dita, prima che una tempesta magnetica si abbatta sulla Terra e faccia saltare tutti gli apparecchi elettronici, pubblico, anche fuori gara, ma solo per dimostrare a me stessa e al mondo che li ho fatti!
La ricetta che ho seguito è quella di Annarita, a parte che era il vincolo del regolamento, ma anche perchè la mia nonna li faceva ad occhio, metteva “tanta farina, quanta ne prendono le patate”… In ogni caso da Annarita, troverete il “passo passo” fotografico, per produrli perfettamente. Il condimento è prettamente autunnale.
L’angolo del sommelier: un Franciacorta se vogliamo le bollicine, o un ottimo Teroldego Rotaliano se vogliamo un rosso non troppo corposo ma abbastanza da supportare il piatto.
ENGLISH VERSION
For the gnocchi
750 gr red potatoes
225 g flour 00
1 pinch salt
For the dressing
200 gr pumpkin already cleansed
300 gr sausage casings without norcina
200 gr porcini mushrooms
1 small onion
2 tablespoons red wine
3 tablespoons extra virgin olive oil
Wash the potatoes place them in a saucepan. Cover with cold water and bring to the boil over high heat. Cook for 30 minutes or until just tender when tested with a skewer, then drain them well. While still hot, peel by hand and discard skins. Using a potato masher, puree potatoes into a bowl. Season to taste with salt. Add flour to potatoes then use your hands to knead briefly until a soft dough forms. If mixture is still sticky, add a little more flour (the amount of flour added is crucial – too much flour will make the cooked gnocchi heavy and tough, while too little flour will cause gnocchi to disintegrate during cooking). Turn dough on to a lightly floured surface. When the dough is ready, divide the dought in few pieces of the same weight. Using your hands, gently roll each piece out to form a log about 2centimeters wide. Using a lightly floured knife, cut each log into 1.5cm-long pieces. Pass the gnocchi on a fork or row-dumplings tablet to give the lining.
Place them on a lightly floured tray.
In an other saucepan pour two tablespoons of olive oil and pour the chopped onion and cook it. Add the pumpkin, cut into cubes, season it and pour two glasses of water. Cover with a lid and cook for about fifteen minutes, stirring occasionally, until the water is completely absorbed and the pumpkin almost a cream. Set aside. In the same pan cook the norcina sausage chopped, for about fifteen minutes by adding two tablespoons of red wine. Set aside. In the same pan pour a tablespoon of oil and add the mushrooms thoroughly clean with a damp cloth and cut into chunks. Cook five minutes.
Season the gnocchi.
Flora
26 Settembre 2016 at 18:39 (8 anni ago)Questa volta sono davvero perfetti!!! Nonna Tina ne sarebbe entusiasta…
ilcastellodipattipatti
27 Settembre 2016 at 10:59 (8 anni ago)Grazie Flora… speriamo…! Un bascione
Andrea
26 Settembre 2016 at 19:29 (8 anni ago)Vabbè, sei arrivata fuori tempo, ma almeno ti sei presa la soddisfazione di aver fatto degli gnocchi decenti! Sembrano proprio buoni con questo bel sughetto!
ilcastellodipattipatti
27 Settembre 2016 at 11:00 (8 anni ago)Grazie Andrea.. da bravo sfidante sai anche tu che MTC è un appuntamento da non mancare, ma con piacere! Un abbraccio!
antonella
27 Settembre 2016 at 13:33 (8 anni ago)Squisiti cara Patty e ti sono venuti benissimo, maledizione sconfitta dunque!! CIAO!!
ilcastellodipattipatti
28 Settembre 2016 at 12:14 (8 anni ago)Speriamo Antonella… me lo auguro! <3 Un bascio cara
Immacolata
27 Settembre 2016 at 22:01 (8 anni ago)Mamma mia e che bontà … pensa proprio due domeniche fa li ho mangiati e anche io seguo la ricetta della mia nonna materna , un pò diversa dalla tua. Ed ogni volta torno indietro con i ricordi, in un tempo ahimè lontano, ma così vicino al mio cuore. Cmq bravissima,mai arrendersi e sono sicuro che la nonna Tina sarà fiera della sua splendida nipote. Basci
ilcastellodipattipatti
28 Settembre 2016 at 12:14 (8 anni ago)Imma, avevo provato sia “ad occhio” sia seguendo alcune ricette… finalmente la sfida MTC mi ha dato modo di conoscere le dosi di Annarita ch emi hanno portato sul sentiero giusto.. mò mi lancio! 😀 Un bascione
Vanessa
27 Settembre 2016 at 23:17 (8 anni ago)Cara Cuoca, non sai quanto mi il tuo racconto mi abbia emozionata! Mi sono rivista bambina quando la domenica aiutavo mia nonna a preparare gli gnocchi. Anche lei li faceva ad occhio (ad istinto diceva lei), come tutto il resto d’altronde! Un abbraccio cara cuoca e complimenti per questi gnocchi appetitosi!
ilcastellodipattipatti
28 Settembre 2016 at 12:13 (8 anni ago)Penso che ognuna di noi, con questa passione per la cucina, abbia avuto una persona cara che si è fatta aiutare per la chiusura dei tortelli, per l’impasto della pizza… io mi reputo fortunata 😀
un bascio bella ragazza!!!!
gaia sera
28 Settembre 2016 at 7:52 (8 anni ago)Nonna Tina non si rivolterà nella tomba davvero perché questi gnocchi sono perfetti e salsiccia a parte, me ne potrei anche mangiare un piatto intero ora, alle 7,47. Anche per me è così sai? Ho sempre pensato che fosse colpa delle patate perché qua non ne trovo di particolari per gli gnocchi ma ho provato anche le rosse, se lo vuoi sapere e comunque niente da fare. Mi hai dato però una spintona per riprovarci ma sarà l’ultimo tentativo, te lo dico, dopo il quale tornerò al negozio di pasta fresca che anche lui poverino deve pur mantenersi in qualche modo. L’adolescente adora gli gnocchi più di qualsiasi altro tipo di pasta fresca e quindi ho un ulteriore motivo per provarci. E poi te lo devo perché con il tuo racconto mi hai fatto partire la giornata in modo splendido: ridendo. Ti voglio bene sai? ❤️
ilcastellodipattipatti
28 Settembre 2016 at 12:11 (8 anni ago)Gioia passi di qua e mi sommergi di parole che mi hanno fatto tanto bene… sono davvero felice di averti fatto ridere, forse alla fine è quello che più mi piace fare! Ti adoro anche io!
Dai un basciottone forte al mio adolescente preferito <3
http://www.outdoorang.com/
24 Maggio 2017 at 14:04 (8 anni ago)Hvor ser det fint ud i de hvide skÃ¥le med den røde snor. Vi har ogsÃ¥ bagt pebernødder uden æg, for vi kan ikke lade være med at smage 😉 Jeg tror at jeg mÃ¥ prøve din opskrift næste gang. Der er nemlig allerede ret lavt i glasset, pÃ¥ trods af at det var en kæmpe portion, -hmm…
LaRicciaInCucina
28 Settembre 2016 at 13:47 (8 anni ago)AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!
No, non sono così crudele a ridere del tuo dramma! Rido perché tu mi fai morire 🙂
Con le tue descrizioni, le tue spiegazioni…e poi la sparatoria sulla Croce Rossa mi fa ancor più ridere del consueto “sparare sulla croce rossa”.
Ehh gli gnocchi sono anche il mio tallone d’Achille ma come consumatrice. Riesco a mangiare solo quelli di mamma’. Ne ho provati altri ma o erano molli e viscidi o erano corposi e lasciavano quel senso di pesantezza che manco avessi mangiato forchettate di sampietrini!! Con queste premesse non mi cimento nemmeno nella loro produzione.
Bravissima ad averci riprovato. In barba alla connessione ed alla maledizione!
Un abbraccio
ilcastellodipattipatti
4 Ottobre 2016 at 17:10 (8 anni ago)Ricciolina bella… e dai cimentati anche tu, ti fai insegnare da mammà che ne sarà orgogliosissima! Scherzi a parte è stata una sudata non da poco, ma dopo soddisfazione a palla!!! Un bascione forte tesoro mio!
Annarita Rossi
28 Settembre 2016 at 21:40 (8 anni ago)Ma sai che non sei la prima che me lo dice? gli gnocchi sono stati uno spauracchio per molti però tutti lo hanno in qualche modo superato e ne sono molto felice perchè gli gnocchi sono gioia e famiglia e vale la pena farli. Allora confermo che al Castello sono stati fatti gli gnocchi, buoni , profumati e gustosi in barba a connessioni e sventure varie.
ilcastellodipattipatti
4 Ottobre 2016 at 17:17 (8 anni ago)Grazie AnnaRita… MTC è bello per questo: si imparano un sacco di cose e si affrontano le bestie nere che non ci hanno dato tregua in passato. Grazie della meravigliosa sfida, un bascione
Paola
1 Ottobre 2016 at 18:54 (8 anni ago)Fossi stata in te li avrei portati alla Marisa per farle vedere e sentire che bontà è venuta fuori. Chi la dura la vince e tu ci sei riuscita benissimo, alla faccia di tutte le connessioni del mondo, dei cataclismi e delle formiche rosse affamate 🙂 Brava la mia cuoca preferita 🙂
ilcastellodipattipatti
4 Ottobre 2016 at 17:20 (8 anni ago)Paoletta anche la tua versione mi ha incantata… che bella la sfida di questo mese!!! Portarli alla Marisa sarebbe stato problematico: 600km solo per farle vedere quanto ero stata brava… l’estate prossima. Grazie gioia <3 un bascione
Mimma
2 Ottobre 2016 at 15:23 (8 anni ago)bentornata mia cara!!! mi sei mancata tanto anche se, anch’io non sono molto attiva, per ora. Delizioso e trascinante il tuo racconto e ammalianti questi gnocchi…in quel sughino…succulenti…insomma, anche se ho già pranzato, li mangerei molto volentieri. Bravissima mia cara!!
ilcastellodipattipatti
4 Ottobre 2016 at 17:22 (8 anni ago)Mimma, io ti ho vista bella attiva… un sacco di prelibatezze… Ma ti ringrazio e ti bascio forte forte
alessandra
17 Ottobre 2016 at 1:11 (8 anni ago)Senza connessione anche io/ e pure col marito ingegnere: non ti dico il moto di corrispondenza di amorosi sensi, quando ho letto l’incipit del tuo post 🙂
Non solo ti sono venuti bene, questi gnocchi: ma si sente la nonna Tina, in tutto il piatto, specialmente in quel condimento ricco che e’ una gioia per il palato, oltre che per gli occhi. Li teniamo in concorso, anche se la gara e’ finita, perche’ i problemi tecnici capitano a tutti, ahinoi… e perche’ un piatto cosi merita di essere almeno visto, se non preparato mille volte. Bravissima!
valentina
19 Ottobre 2016 at 14:17 (8 anni ago)Ciao Pa, le tue narrazioni pre-ricetta quanto mi sono mancate. Quando hai parlato della Marisa ho sorriso perché ho pensato al mestolo e non alla signora….ma pensando a questi gnocchi…beh…che dire…passami una forchetta.
Un bacione cara
uno spicchio di melone
11 Novembre 2016 at 10:44 (8 anni ago)Ma wooow! Questi gnocchi d’autunno sono uno spettacolo! Complimenti anche per il post! Bellissimo!
Un caro saluto!
unospicchiodimelone!