Ueeee, che sorpresa!!! Ogni tanto la cuoca fa capolino, parla, sparisce… la “cuoca”… una volta, forse. Sono due anni e mezzo che cuoca non è più. Ma va bene così. L’ultima ricetta è stata pubblicata a marzo 2021, piena pandemia, nuovo impiego da sei mesi. In questi due anni sono successe un sacco di cose. La più brutta, solo due mesi fa: la Regina Madre ha deciso che il suo passaggio fra di noi si era concluso, lasciando tutti molto spaesati e pieni di dolore. Forse sono cose che bisognerebbe tenere per sé, ma la Regina Madre è stato uno dei pilastri del Piccolo Castello e ringraziarla pubblicamente per essere stata una mamma esemplare, era il minimo che si potesse fare.
La fatina Fe si è diplomata e iscritta a psicologia, la fatina Fla quest’anno ha la maturità classica e la piccola fatina Ma farà gli esami di terza media. Per inciso, la piccola fatina Ma, ora è alta un metro e settanta.
La cuoca, sempre sposata con il suo ingegnere, lavora ormai da due anni e mezzo nella stessa azienda. I primi tempi sono stati difficilissimi. Al di là del ricominciare tutto da capo, c’era il fatto che era l’unica donna fra venticinque dipendenti. Ora l’azienda si è ingrandita e lei è l’unica donna su cinquanta dipendenti. Mò, è doveroso dire che la cuoca prima di approdare in quest’azienda, aveva lavorato in tante aziende, grandi, piccole, multinazionali e a conduzione familiare, ma un’umanità come l’ha trovata qui, mai nella vita.
Il primo mese, rimase praticamente rinchiusa nel suo ufficio, terrorizzata, ma giorno dopo giorno lei e gli altri dipendenti hanno avuto modo di conoscersi e ora è amore reciproco. La prima piacevole sorpresa arrivò dopo una settimana dalla sua presa in servizio: ad uno dei dipendenti era nata una nipotina e portò dei cornetti. Ne offrì uno alla cuoca che declinò l’offerta per problemi di dieta (e quando mai no). Dopo dieci minuti arrivò il capo officina con il cornetto, vietando alla cuoca qualsiasi forma di rifiuto. Da allora se la cuoca non scende per partecipare ad ogni onomastico, compleanno, battesimo o altro festeggiamento a base di dolci o pizzette, sicuro il capo officina porta su le cibarie e se non è lui, sarà qualcun altro. A parte queste carinerie, c’è grande collaborazione: ognuno aiuta l’altro e tutti aiutano la cuoca.
Quando la Regina Madre è stata male, ognuno di quei meravigliosi ragazzi è stato vicino alla cuoca ascoltandola, facendola ridere, consolandola e dopo hanno dispensato (e dispensano) abbracci sinceri e calorosi di cui lei aveva (e ha) veramente tanto bisogno.
Allora ha preso un’abitudine, che fa bene soprattutto a sè stessa: il venerdì sera rinfresca la pasta madre, nel fine settimana produce un lievitato che poi il lunedì mattina condivide con quelli che ormai sono diventati i suoi amici. Sicuramente, approfittando delle ricette di questi lievitati, vi racconterà dei suoi ragazzi (come li chiama lei): del giovanissimo progettista che l’ha nominata mamma 2 e di default è diventato il figlio maschio che non ha mai avuto, dell’uomo che abbaia, del trappista talebano, di corteggiamenti più o meno velati e delle belle amicizie sincere.
Nidi con crema di nocciole
Equipment
- 2 Ciotole
- Rotella tagliapasta (o un coltello molto affilato)
- Frusta elettrica
Ingredienti
- 250 gr farina 0
- 250 gr farina 270W
- 100 gr lievito madre rinfrescato e raddoppiato
- 100 gr zucchero
- 2 uova
- 70 gr burro
- 50 gr latte
- 1 bacca vaniglia
- 1 pizzico sale
- 1 cucchiaino miele
- 100/200 gr crema di nocciole dipende dal grado di golosità
Istruzioni
- Togliere il burro dal frigo e tagliarlo a tocchettini
- Tagliare la bacca, prelevare i semini e mischiarli con lo zucchero (con le dita) e mettere la bacca nel latte
- Intiepidire leggermente il latte con la bacca di vaniglia
- In una ciotola capiente sciogliere il lievito madre nel latte tiepido.
- Battere i tuorli con lo zucchero fino a quando quest’ultimo non si è sciolto e il colore della montata è di un bel giallo pallido
- Unire il miele e mischiare ancora un minuto per farlo amalgamare bene
- Unire il composto di lievito e latte al composto di uova e zucchero
- Setacciare le farine, aggiungere il pizzichino di sale e unirle dolcemente al composto liquido
- Impastare prima nella ciotola e poi sul piano di lavoro
- Aggiungere poco per volta il burro, un tocchetto alla volta, aspettando che il primo si ben assorbito prima di aggiungere il successivo
- Far incordare bene, ottenendo un panetto liscio liscio, che non appiccichi (io ho fatto tutto a mano, senza impastatrice)
- Imburrare leggermente una ciotola pulita, metterci dentro il panetto e coprire con pellicola. Far riposare 15 moniti e poi mettere in frigo per 24 ore.
- Trascorso questo tempo, tirare fuori dal frigo e farlo raddoppiare.
- Dopo che è raddoppiato, rovesciare l'impasto sul piano di lavoro e stenderlo in un rettangolo di 40x50 cm
- Dividere idealmente l'impasto in tre parti.
- Spalmare sui due terzi verso di voi la crema di nocciole
- Chiudere per primo il terzo non spalmato verso di voi e poi quello spalmato tipo le pieghe a tre che si fanno per rinforzare l'impasto.
- Stendere ancora un po' l'impasto, tagliare delle striscioline e arrotorarle su sè stesse, formando i nodini
- Io ho seguito questo tutorial https://youtube.com/shorts/w3gv4i4U1rg?feature=share
- Far lievitare per circa un paio d'ore coperti da pellicola, nel forno con la lucetta accesa e un pentolino di acqua tiepida
- Accendere il forno a 180° e quando è a temperatura, infornare i nidi per circa 20 minuti
LaRicciaInCucina
29 Maggio 2023 at 10:39 (1 anno ago)Carissima Patti, innanzitutto ti invio un abbraccio fortissimo per la perdita della Regina Madre. Vedo gli effetti che ha avuto – a livello emotivo – su di me la malattia che ha colpito la mia mamma e non oso immaginare cosa stia provando tu.
Però non posso nasconderti che è un vero piacere ritrovarti qui al Castello!! Ricordo benissimo il tuo ultimo post e sono felice di leggere che hai trovato tanta umanità e tante nuove amicizie/affetti nel mondo del lavoro. Non è facile né tantomeno scontato.
Complimenti alle principesse per i loro progressi e tanta (sana) invidia per quei 170cm della piccina di casa :-D.
Belli e buoni questi nidi con crema di nocciole.
Fortunati i tuoi colleghi :-).
Un bacione grande
Patti
3 Giugno 2023 at 9:13 (1 anno ago)Grazie gioia. Nel periodo in cui mamma è stata male, sono stata un’altra persona, non riuscivo a mangiare, non riuscivo a capire cosa stavo leggendo, non riuscivo neanche a seguire un film. Anche perché la malattia di mamma è stata devastante (per lei) anche sul oiano mentale oltre che fisico, un declino inesorabile verso una non vita. Ora cerco di non pensarci e di far riaffiorare i ricordi più belli che avevo con lei. In bocca al lupo per la tua mamma. Ti bacio forte🩷