Buongiorno,
reduce dalla movida Sivigliana, la cuoca, lentamente sta tentando di tornare alla normalità, ma non so se si è capito, non riesce ad ingranare… vi dico solo che la fatina Fla ancora non ha ripreso il catechismo, ma non perchè i pomeriggi all’oratorio non siano ancora cominciati, ma proprio per il fatto che la cuoca si sente un pò fra le nuvole…
Sabato scorso la cuoca aveva, già dalla sera prima, avviato la panificazione di un pane alla semola tratta da un libro bellissimissimo che si chiama “Come si fa il pane” di Hadjiandreou… ma mentre erano a tavola tutti e cinque i componenti della famiglia felice del castello, la fatina Fe, con quei toni acuti tipici da adolescente con l’armadio vuoto, esordisce: “(acuto tipo frenata d’auto) Mamma, (il tono si abbassa un pochino avvicinandosi all’antifurto del negozio ai piedi del castello) hai appena fatto il cambio di stagione e io non ho niente da mettere, ho solo dei leggins e delle felpe!” (ricordatevi di queste ultime parole più avanti, eh!)
La cuoca, che già sapeva che la discussione sarebbe finita con la sua crocefissione, sposta gli occhi dall’orecchietta salsiccia e cima di rapa alla figlia e dice: “E che problema c’è tesoro, dimmi di cosa hai bisogno e vai con papà a comprarlo”
Al principe si blocca il boccone nell’esofago.
“No, non ci voglio andare con papà, poi la gente pensa che io sto con un vecchio”
Il boccone riprende il suo cammino e il colorito del principe torna da cobaldo a carne sana.
“Scusa Fe, ma pensi che tutto il mondo stia a guardare te? Io poi oggi pomeriggio ho da infornare il pane”
Ecco che il tono tocca le frequenze della tromba di L. Armstrong quando le sue guance avevano il diametro di una teglia da crostata.
“Papàaaaa!!! Lo vedi come fa questa??? (Che verrebbe ad essere la cuoca) Prima mi dice che non c’è problema, poi però il suo stupido pane è più importante di un pomeriggio passato con me” e qui accadono due cose che minano la serenità mentale della cuoca: la prima è lo sguardo di sufficienza del principe da dietro gli occhiali come a sottolineare il mancato senso materno della cuoca, l’altra sono le lacrime ormonali della figlia. “Va bene – si arrende – andiamo”
Lascia istruzioni dettagliate al principe su come infornare il pane, sicura che il suo essere ingegnere gli farà rispettare a costo della vita, i tempi e le modalità, effettua una respirazione zen e va al centro commerciale (in un altro negozio NON si poteva andare)…. di sabato pomeriggio, quando TUTTO il mondo si è dato appuntamento proprio là con il solo scopo di spostare la nervatura alla cuoca, che detesta andare nei centri commerciali non vi dico neppure quanto di sabato pomeriggio. Dopo circa tre quarti d’ora alla ricerca disperata di un parcheggio, finalmente entrano nel centro commerciale, per scoprire che fra gigantesche stelle rosse minacciosamente appese sulla testa dei passeggiatori, luminarie, trenini con elfi e un albero decorato alto circa dieci metri, mancavano due giorni a Natale. Entrano nel primo negozio, abbastanza affollato ma niente di drammatico, la fatina si guarda in giro con la faccia che aveva quando da piccola faceva il rigurgitino sulla spalla della cuoca. “C’è qualcosa che ti piace?” “No qui fa tutto schifo! Andiamo più avanti”
Il secondo negozio aveva con il centro commerciale un’escursione termica di 10 gradi per via della mandria occupata a far esplodere gli espositori. Giro della fatina con la stessa espressione facciale che aveva nel primo negozio… felice la cuoca che con la coda dell’occhio aveva notato la fila che c’era alla cassa per pagare. Questo calvario continua ancora per circa cinque negozi dai quali escono a mani vuote… la cuoca in uno aveva anche timidamente provato a convincere la fatina della carinità di un completo con gonna in lanetta che indossava un manichino isotredicenne, per beccarsi il solito: “Ma sei pazza???!!!”
Alla fine tornano al primo negozio, dal quale, per vivacizzare il guardaroba della fatina, escono con due leggins neri e due felpe, una grigia e una rossa… ah, e un cappello con la capa di morto in strass (che la cuoca ha scoperto che invece di coprire la fronte e le orecchie va portato in equilibrio sulla zona occipitale).
Tornare al castello e non sentire puzza di bruciato, anzi un meraviglioso profumo di pane è stato per la cuoca come per un tuareg scorgere l’oasi per dissetarsi, per uno studente l’ultimo giorno di scuola, per un tonno uscire dalla scatoletta: un estremo conforto.
Tutta contenta si dirige alla penisola dove il principe aveva messo i pani a raffreddare sulle griglie e li guarda: il pan fendu era veramente brutto e di fendu aveva ben poco, ma era sicuramente molto più soddisfacente del pomeriggio appena trascorso.
Il principe la guarda e le dice: “Mi è piaciuto fare il panettiere oggi pomeriggio”
La cuoca, si rincuorata ma non con aspirazioni suicide gli risponde: “Mi fa piacere per te, ma la prossima volta, a costo di beccarci una denuncia per circonvenzione di minore, la figlia a fare shopping l’accompagni tu!”
INGREDIENTI
500gr di farina 1
100gr di lievito madre rinfrescato
12gr di sale
450gr di farina di semola rimacinata
450ml di acqua tiepida
15gr di olio + altri 30gr
PROCEDIMENTO
Sciogliere il lievito madre nei 450ml di acqua e aggiungere la semola. Mescolare bene e mettere in frigo per una notte. Questo è il prefermento. Trascorse le 12 ore aggiungere al prefermento i 15gr di olio. In una ciotola mescolare farina e sale. Mettere il prefermento nell’impastatrice, avviare con la foglia a velocità 1 e aggiungere farina e sale. Quando gli ingredienti sono ben amalgamati cambiare la foglia con il gancio e avviare sempre a velocità 1 per circa 1 minuto. Spegnere e lasciar riposare circa 10 minuti. Versare 15 dei 30gr di olio nella ciotola e riavviare. Fermare e lasciar riposare altri 10 minuti. Riversare gli ultimi 15 gr di olio e riavviare la macchina. Quando l’impasto è ben avvolto intorno al gancio, tirarlo fuori dall’impastatrice e metterlo sul piano di lavoro leggermente infarinato. Fare una serie di pieghe portando l’esterno dell’impasto prima verso l’interno e poi un’altra serie a portafoglio. Lasciar riposare 20 minuti e ripetere le pieghe, capovolgere e ripiegare sotto eventuali angoli, in modo da avere una palla liscia. Tagliare il panetto in due e dare la forma prescelta (io avevo scelto uno sfilatino e un pain fendu), spolverare con della farina di semola e far lievitare per circa due ore (anche qualcosina in più, dipende dalla temperatura esterna). Accendere il forno a 240° e metterci un pentolino idoneo. Quando il forno è a temperatura, praticare i tagli sulla superficie del pane. Infornare, abbassare a 220° e versare un bicchiere d’acqua nel pentolino. Cuocere 35′ o finchè è dorato. Far raffreddare su una griglia quando è pronto.
Con questo panello partecipo alla raccolta Panissimo, raccolta ideata dalle maste panificatrici Sandrissima e Barbara, questo mese ospitato dalla mia amica menestrella Michela di Menta e Rosmarino. Buon lavoro a tutte.
elly
22 Novembre 2013 at 8:38 (11 anni ago)sciao cuoca… benritrovata anche a te. e mi ci voleva proprio. Tu ti sarai fatta girare i gabbasisi ma a me hai regalato un sorrisone che proprio ci voleva. Naturalmente anche una splendida ricetta di pane che a dire il vero sembra proprio proprio buono!!!! Sempre bello passare di qua!
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:33 (11 anni ago)Elly mi fa piacere che riesco a passarti un pò di buon umore… comm'è difficile!!! Un bascione!
SQUISITO
22 Novembre 2013 at 8:51 (11 anni ago)mamma che bella questa "pagnottona"…sei stata super mia cara!
bacione
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:34 (11 anni ago)Il pagnottone non è come avrebbe dovuto essere ma il filoncino si…. il pain fendu lo faccio di nuovo, vedremo! Un bascione!
cadè
22 Novembre 2013 at 8:55 (11 anni ago)Patti, nonostante tutto il tuo "stupido" (ahahah, le adolescenti!!!) pane è venuto benissimo,una bella alveolatura regolare! Hai usato solo 100g di pasta madre su 950g di farine totali, anche con il prefermento è una percentuale bassa, il risultato però dimostra che va bene!
Bacio
Candia
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:37 (11 anni ago)Candida mi ero posta anche io questi problemi, ma ho seguito la ricetta di questo libro meraviglioso (ne ho comprati due uno più bello dell'altro…., molto professionali) e non ho avuto problemi. L'unica cosa che ho variato è l'assenza di lievito fresco (ce n'erano due grammi). Era molto leggero, crosta molto sottile (come piace a me) … a volerci trovare un difetto forse era un pò carente a sale, ma dipende anche dai gusti (noi mangiamo abbastanza saporito!)… Un bascione!
giovanna pisano
22 Novembre 2013 at 9:34 (11 anni ago)ahahhahhahhah,Patty praticamente leggendoti rivedo me con mio Figlio (dodicenne) e ti assicuro che cambiando il sesso il risultato non cambia.
Il pane è semplicemente divino ,un applauso anche al principe 🙂
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:38 (11 anni ago)Meno male Giò, perchè spesso mi vien da pensare che forse era meglio desiderare tanto tre maschi invece di tre femmine… Un bascione!
sandra liccioli
22 Novembre 2013 at 9:51 (11 anni ago)la prossima volta andiamo io e te al centro commerciale, senza figlie adolescenti e ormonate, ci mettiamo a sedere a un tavolino, ci prendiamo un caffè in santa pace e guardiamo tutto il mondo che si affanna a fare acquisti…. ma noi no! non li sopporto nemmeno io i centri commerciali e poi di sabato…. allora, il pane di semola strepitoso, ma il fendu? bisognerà che ci riprovi. io dico che tutta colpa dell'ingegnere: ha sbagliato la cottura!!!
bentornata, ci sei mancata Patti!
un bacio grosso
Sandra
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:40 (11 anni ago)No, Sandrissima, il povero ing non ci azzecca niente, lo avevo già visto nel post lievitazione che non era andato come volevo io… No porello, quello è stato bravissimo: ogni 35 minuti ha sfornato e messo sulla griglia… Non nego che se già c'erano operazioni come quella del pane tutto buchi non gli avrei affudato il compito! Un bascissimo!
Luca Monica
22 Novembre 2013 at 10:11 (11 anni ago)AhAhAhAhAh ecco la mia cuchinaPa in perfetta forma!!! Mi spiace dirtelo…ma mi hai fatto fare un sacco di risate!!! Sei stata coraggiosa il sabato pomeriggio al centro commerciale…io neppure sotto tortura ci entro…e poi in questo periodo…e poi con un sacco di ormoni vaganti!!! Vedo che dopo lunga scelta ha variato il tipo di indumenti…ahahah… Sti ragazzi!!! Quando saranno grandi rideranno anche loro di questi episodi ma viverli nel presente è un po' pesante per noi e soprattutto per loro!!! Sii ancora più paziente…se possibile visto che tu in questo già sei grande!!!!
Ho anch'io quel libro del pane…mi piace un sacco…è ricco di belle ricettine!!! In questi giorni sto facendo un sacco di esperimenti "panificatori" poi ti racconto… Coraggiosa a dare una tua creatura (intendo il pane) nelle mani di un ingegnere…secondo me non hanno la pazienza per occuparsi di una cosa del genere…almeno per l'ingegnere che vive dalle mie parti!!!! Ci vuole troppa "fantasia" per occuparsene…il pane non risponde a regole fisse e per loro questo è imperdonabile!!!!
Ti abbraccio stretta stretta amica mia
monica
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:44 (11 anni ago)Monica, questo pane qui era abbastanza "lineare" niente di fantasioso, era alla sua portata… ma la prossima volta veramente mando lui a scannarsi con la figlia in mezzo alla bolgia… Sentimi donna bella, oltre a quel libro ne ho comprato un altro ma è in inglese di Jeffrey Hamelman… è tecnico, spettacolare… bellissimo…. Un bascio a tutti i fotocibiamo!
Luca Monica
25 Novembre 2013 at 13:53 (11 anni ago)Sai che ne ho visto uno anch'io di quello stesso autore….mi piaceva un sacco!!!!
Sto facendo un sacco di esperimenti con risultati molto distanti dai tuoi soprattutto nella lievitazione….ma mi sto divertendo un sacco!!!!! Peccato non aver iniziato prima!!!!!
Baci baci baci
Monica
Antonella
22 Novembre 2013 at 12:25 (11 anni ago)Ciao Patty, il pane è meraviglioso e il racconto… sto ancora ridendo! Buon fine settimana e baci!
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:44 (11 anni ago)Se non si ride sul quotidiano… come si fa? Un bascione!
Michela
22 Novembre 2013 at 12:38 (11 anni ago)"lo vedi come fa questa"……ahahahahahhahah, sono cappottata dal ridere 😀
Patty, resta sulle nuvole ma non smettere di fare il pane!!!
Grazie di cuore per avere regalato anche questo a Panissimo ^_^
Ti abbraccio forte con tanti baSci :*
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:45 (11 anni ago)Ridi ridi tu….. e io sto in mezzo al mar, altro che tra le nuvole! Un bascione!
www.mipiacemifabene.com
22 Novembre 2013 at 19:02 (11 anni ago)Noooo!!! Ma sei troppo brava!!!! Ca po la vo ro!!! Complimenti tesoricchia
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:46 (11 anni ago)Un bascio a te Fede bella!
Gloria Baker
22 Novembre 2013 at 20:30 (11 anni ago)I love this pane look bellísimo Patty!
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:47 (11 anni ago)Gloria it's a quite simple sourdough bread… I love to make bread, it relax me! Besitos!!!
Sandra dolce forno
22 Novembre 2013 at 22:31 (11 anni ago)Uuuuu l'adolescenza, che periodaccio, non t'invidio , ma hai scelto la via migliore, l'ironia, grande Patty!
E brava anche a dirigere i lavori, vedi un po che pane ti ha sfornato il tuo aiutante! Bello bello bello e , ti dirò, a me piace anche il fendu! Bacioni cara 🙂
ilcastellodipattipatti
23 Novembre 2013 at 7:48 (11 anni ago)Sandra… non sai mia figlia quanto detesta la mia ironia… e sono seria e non va bene, e rido e non va bene e piango e non va bene… ma c'aggia fà???? Un bascione e grazie per l'appoggio sul fendu! 😀
annaferna
23 Novembre 2013 at 7:52 (11 anni ago)il pane è sempre una magia!!
bentrovata Patty sto un po' con te ne tuo castello!! ^_^
mi ha fatta morir dal ridere tra Lillo e Vito uauauaua <3
bacio
ilcastellodipattipatti
24 Novembre 2013 at 9:29 (11 anni ago)Anna ma quante soddisfazioni dà il nostro pane… Un bascione!
edvige
23 Novembre 2013 at 7:56 (11 anni ago)ahahahaha veramente forte mi sono fatta un paio di risate grazie visto il tempo schifoso. Ammiro quelle che fanno l pane e vorrei essere una vicina di ..casa sarei sempre a bussare. Ma ne mangiamo talmente poco e siamo in due che mettermi a fare il pane sarebbe sprecato. Un abbraccio e buona fine settimana.
ilcastellodipattipatti
24 Novembre 2013 at 9:30 (11 anni ago)Noi invece siamo accaniti mangiatori di pane… in cinque ne facciamo fuori delle quantità industriali… poi a me togli il pane e io mi intristisco… Un bascione!
marina riccitelli
23 Novembre 2013 at 8:27 (11 anni ago)cambiano le scenografie ma i dialoghi sono gli stessi! Meglio di Cats, meglio di Broadway, lo spettacolo si ripete ed è così confortante! A me piacciono i centri commerciali ma solo perchè vado nei negozi a colpo sicuro e mai di sabato pomeriggio! Il principe non se l'è cavata male, il pane mi piace parecchio! un bacione a te!
ilcastellodipattipatti
24 Novembre 2013 at 9:32 (11 anni ago)Tu dici? I centri commerciali non li amo chissà quanto ma almeno come dici tu si può andare a colpo sicuro… ma di mattina quando non c'è nessuno… Hai visto che bravo il mio pagnoottone? Un bascio!
Valentina
23 Novembre 2013 at 12:31 (11 anni ago)Cuoca Pa, che meraviglia questo pane! Sei bravissima! Mi piacerebbe tanto diventare brava con i lievitati… ma la strada è taaaaanto lunga 😀 Ammiro questa delizia, và, che è meglio! ^_^ Un abbraccio forte e complimenti, buon weekend! :**
ilcastellodipattipatti
24 Novembre 2013 at 9:33 (11 anni ago)Zitta tu che con la pasta da zucchero (e non solo!) fai dei capolavori d'arte dolce! Un bascio e buon w-e anche a te!!
Antonella Donadio
23 Novembre 2013 at 13:57 (11 anni ago)Ciao!
Mi stò ancora sbellicando dalle risate!!!!
Ti capisco,anch'io odio i centri commerciali,soprattutto di sabato e poi quando ho in mente di mettermi lì a preparare qualcosa di buono, non vorrei mai uscire di casa!
Un abbraccio cara e a presto!
ilcastellodipattipatti
24 Novembre 2013 at 9:35 (11 anni ago)Infatti, non sai quanto me ne sarei restata in casa al calduccio… quel giorno poi fuori imperversava la tormenta… Un bascio!
Liberty
8 Giugno 2017 at 1:14 (7 anni ago)I can already tell that’s gonna be super heflulp.
Flora
23 Novembre 2013 at 16:05 (11 anni ago)Il tuo panone è super… Mi piacerebbe averne un pò, diciamo qualche fetta, per questa sera!!
Bravissima come sempre 🙂
Buona serata
ilcastellodipattipatti
24 Novembre 2013 at 9:36 (11 anni ago)Magari esser più vicine, te o avrei portato volentieri! Un bascione!
Marisa. Uncicloneincucina
23 Novembre 2013 at 16:42 (11 anni ago)Ciao Patty!!! E' da molto che non faccio pane in casa….con questo tuo mi hai fatto venire voglia!
Buono cara!
Baciiii
Mari
ilcastellodipattipatti
24 Novembre 2013 at 9:37 (11 anni ago)Vai Marisè, torna a panificare, ricordi quanto è rilassante…. Un bascione!
Simona Mirto
23 Novembre 2013 at 17:23 (11 anni ago)haha tesoro tu mi strappi sempre una risata e mi regali il buon umore.. sopratutto mi fai fare un bel tuffo nel passato più o meno di una 10anni… (dice mamma che la mia adolescenza è durata più del dovuto :D) ma tu sei una grande donna che affronta con il sorriso e ironia questi momenti… e non c'è atteggiamento più bello e intelligente sai? le tue fatine sono fortunate… e poi vogliamo parlare del pane? cioò tu nonostante 1 marito, 3 figli, gli impegni, la casa, e bla bla bla… appena torni ti metti a fare il pane!? un applauso per la cuoca Pa:**
ilcastellodipattipatti
24 Novembre 2013 at 9:39 (11 anni ago)Allora se mi si garantisce che dopo qualche anno di incubo poi mi trovo una figlia come te, allora il sacrificio io lo faccio… quello che mi spaventa è il salto nel buio…. Tempo per il pane è il tempo per me, quello che mi rilassa e mi gratifica… c'è chi fa il punto croce, chi dipinge, io faccio il pane… 😀 Un bascio biondissima!
paneamoreceliachia
23 Novembre 2013 at 18:27 (11 anni ago)Bella sta pagnotta! Bravo l'ingegner e per la cottura… Mi sa però che ci ha preso gusto e non concederà il cambio incombenza…vuoi mettere un'adolescentd contro una pagnotta? Bacio Alice
ilcastellodipattipatti
24 Novembre 2013 at 9:40 (11 anni ago)No Alice, non c'è pericolo…. Il forno è mio! Un bascione!
terry giannotta
24 Novembre 2013 at 16:14 (11 anni ago)I miei compliemnti all'ingegnere per la cottura del pane. Tu, come al solito mi fai morire; ti vedevo mentre ti aggiravi con la fatina per il centro commerciale, con tutta la gente accalcata e le stelle sulla testa …. sei fantastica, cara Patty. buona domenica e un bacione grosso
Beatrice Rossi
24 Novembre 2013 at 19:00 (11 anni ago)I centri commerciali di sabato pomeriggio terrorizzano anche me, ma cosa non si fa per i figli! Il mio di babbi a fare shopping non mi ci ha mai portato… tu non demordere e tieniti il forno bello stretto!! Buona domenica Patty cara, un bacione :*
Unafettadiparadiso
25 Novembre 2013 at 10:23 (11 anni ago)a me il tuo pane piace moltissimo! Non direi lo stesso sullo shopping, è difatti un passaggio che non mi manca, prendo il minimo indispensabile solo quando serve e in mancanza ancora di figli lo faccio da sola o con mio marito e se son fortunata con qualche amica. Devo dire però che immedesimandomi in te, avrei moolto volentieri lasciato la pupa al padre e restata a casa a panificare, quindi hai fatto bene a minacciare il principe 🙂
Vaty ♪
25 Novembre 2013 at 20:34 (11 anni ago)Tesoro mio! Pensa che avevo della semola in casa e cercavo giusto una ricettina per il pane e il tuo mi ha conquistata! Quindi sei stata a Siviglia? Che bello! Scusami l'assenza mamma mia sono sempre più presa. Un bacione grande patty patty ci sei mancata al Raduno ma ti ho pensata :-))
An Lullaby
27 Novembre 2013 at 12:11 (11 anni ago)Wow davvero perfetto :))
Giustina
29 Novembre 2013 at 8:45 (11 anni ago)fantastico…devo preparare questo la prossima volta 🙂
Louise
8 Giugno 2017 at 1:27 (7 anni ago)That’s a brilliant answer to an inttreseing question